Isolamento tramite il cappotto termico
Il cappotto termico, sebbene da noi in Italia sia una tecnologia relativamente nuova, è utilizzata da ben oltre 50 anni soprattutto nel nord Europa. Fondamentalmente è un sistema composto da una serie di materiali che, applicati esternamente o internamente, garantiscono un ottimale isolamento termico dell’edificio. Una volta terminato il lavoro di applicazione, l’edificio appare come una normale costruzione intonacata dotata però di una sorta di “pelle” protettiva isolante in grado di far scendere sensibilmente il consumo di energia necessaria al riscaldamento in quanto riduce la dispersione termica attraverso i muri esterni. Vorrei fin da subito però chiarire un punto chiave: il cappotto nasce e viene concepito per il regime invernale, ovvero a contenere e a trattenere il calore all’interno del fabbricato. E’ concettualmente sbagliato il ricorso a questa tecnologia pensando che sia altrettanto efficace durante il periodo estivo. Ti faccio un esempio: hai presente quando in estate, entri in una chiesa e senti subito quella sensazione di fresco? Questo perchè i vecchi edifici di culto hanno muri spessi (anche superiore al metro), si parla infatti di murature massive. Il concetto è questo: per stare al caldo in inverno sono necessarie tecnologie leggere (cappotto termico), per stare freschi d’estate e limitare il più possibile il ricorso al condizionatore, sono necessarie tecnologie pesanti (muri massivi, spessi, in grado di garantire un buon sfasamento dell’onda termica).
La posa del cappotto termico deve essere esterna o interna?
La posa ottimale del cappotto termico deve essere esterna: questo perchè, come detto in precedenza, il cappotto serve per isolare l’involucro esterno. La posa sul lato interno dev’essere l’ultima scelta possibile in caso di situazioni particolari (ad es. edificio vincolato in un centro storico dove non è possibile intervenire sulle facciate esterne): questa soluzione, oltre a ridurre le dimensioni dei vani esistenti, presenta un calo delle prestazioni isolanti rispetto alla soluzione di posa esterna sia in inverno che in estate.
Vantaggi
- riduzione fino all’80% della quantità di calore dissipata verso l’esterno in regime invernale
- riduzione fino al 40% della quantità di energia utilizzata per mantenere climatizzato il locale in regime estivo
- eliminazione dei ponti termici e della conseguente condensa che favorisce la proliferazione di muffe, microfunghi e batteri
- protezione delle facciate dagli agenti atmosferici ovvero presenta ottime proprietà di idrorepellenza (basso assorbimento capillare di acqua), bassa resistenza alla diffusione del vapor acqueo, resistenza a cicli misti di surriscaldamento-bagnatura-gelo, resistenza meccanica e allo strappo.
- garantisce condizioni termo-igrometriche stazionarie, cioè senza variazioni di temperatura e umidità, essenziali per il mantenimento duraturo dei materiali costruttivi: gli sbalzi di temperatura su materiali diversi causano dilatazioni termiche con conseguente formazione di crepe e fessurazioni profonde che permettono pericolose infiltrazioni di acqua piovana.
- comfort abitativo
Componenti
- La malta adesiva e i collanti
- I tasselli
- I materiali isolanti
- Le malte e le reti di armatura
- Gli intonaci di fondo e i rasanti
- Gli intonaci di finitura
- I materiali necessari alla sigillatura dei giunti tra le lastre
- Gli accessori speciali per ricostruire ad esempio fregi e decori presenti sulle facciate d’epoca o di ricrearli ex novo
Tipologie di materiali isolanti
Non tutti i cappotti termici sono uguali fra di loro, si differenziano per tipologia di materiale (sintetici, minerali o naturali):
- EPS detto anche polistirene espanso (sintetico)
- EPS o polistirene espanso con GRAFITE (sintetico, si tratta di un pannello isolante in EPS al quale viene aggiunta della grafite in grado di potenziarne la capacità di isolamento termico)
- PIR (sintetico, pannelli isolanti in poli isocianurato)
- Isolante pannello in lana di roccia (minerale)
- Isolante pannello in fibra di legno (naturale)
- Isolante pannello in sughero autocollato (naturale)
Costi
Il prezzo a metro quadro del cappotto termico è molto variabile e dipende da diversi fattori come:
- tipologia di materiale
- spessore richiesto che viene calcolato in base alle caratteristiche esistenti dell’edificio, alla posizione di latitudine e longitudine (fatti sempre seguire da un tecnico specializzato: se il vicino di fronte a casa tua ha avuto bisogno di 8cm di spessore, non è detto che sia lo spessore necessario per la tua abitazione)
- prezzo mano d’opera
- tipologia di fissaggio (meccanica o a colla)
Detto questo il costo a metro quadro posato può oscillare fra i 40 e gli 80 €/m².
Non dimenticare che questo tipo di intervento ricade negli incentivi fiscali per tutto il 2018 e affidati sempre ad un progettista qualificato prima di iniziare qualsiasi tipo di intervento.
Se hai dubbi o desideri chiarimenti sul cappotto termico, scrivimi o lasciami un commento, a presto!